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Fondo perduto impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo: domande dal 3.12

2 Dicembre 2025 in Notizie Fiscali

Con il Decreto Direttoriale n 468/2025 il MASE dà attuazione alla misura destinata alle imprese delle regioni meno sviluppate.

Vengono pubblicate le regole operative della misura “Sviluppo della produzione di energia elettrica da FER”, parte del Programma Nazionale Ricerca Innovazione e Competitività 2021‑2027 (PN RIC).

Il provvedimento, adottato dalla Direzione Generale Programmi e Incentivi Finanziari completa quanto già introdotto dall’Avviso pubblico n. 424/2025 del 30 ottobre

Le regole appena approvate definiscono criteri, requisiti e modalità di accesso al contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo.

Scarica qui l'Allegato 1 con tutti i dettagli.

Autoproduzione energia fonti rinnovabili: obiettivo delle agevolazioni

Con questa agevolazione si vuole potenziare la capacità di produzione da fonti energetiche rinnovabili, in linea con la Direttiva (UE) 2018/2001, incentivando le imprese a produrre autonomamente energia elettrica da FER, riducendo costi operativi, dipendenza energetica e impatto ambientale, con un’attenzione specifica al rilancio produttivo del Sud Italia.

La dotazione complessiva è di 262 milioni di euro, destinati a finanziare progetti di installazione di:

  • impianti rinnovabili, soprattutto fotovoltaici, 
  • termo-fotovoltaici 
  • e sistemi di accumulo.

Fondo perduto realizzazione impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo: i beneficiari

Possono partecipare all’agevolazione:

  • imprese di tutte le dimensioni, incluse reti di imprese dotate di soggettività giuridica;
  • con unità produttive situate in aree industriali, produttive o artigianali;
  • ubicate nei Comuni con più di 5.000 abitanti in regioni meno sviluppate:Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Ogni domanda deve riferirsi a una singola unità produttiva, ma un’impresa può presentare fino a tre richieste per siti diversi.

Fondo perduto realizzazione impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo: cosa finanzia

Gli incentivi coprono i costi per:

  • impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo;
  • impianti termo-fotovoltaici;
  • sistemi di accumulo elettrochimico, per autoconsumo differito (tecnologia “behind-the-meter”).

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • acquisto e trasporto dei componenti;
  • installazione, messa in esercizio e connessione alla rete;
  • opere civili indispensabili alla realizzazione dell’impianto.

Non sono invece agevolabili:

  • spese per leasing (locazione finanziaria);
  • acquisto di beni usati.

Fondo perduto realizzazione impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo: cosa copre

Il contributo è erogato a fondo perduto, come contributo in conto impianti.

L’intensità dell’aiuto varia in base a:

  • dimensione dell’impresa (micro, piccola, media, grande);
  • tipologia di impianto installato.

Sono previste premialità aggiuntive per:

  • utilizzo di moduli fotovoltaici certificati (es. CAM);
  • possesso di certificazioni energetiche (es. ISO 50001).

Il meccanismo rende l’iniziativa particolarmente vantaggiosa anche per le PMI e microimprese, che possono così avviare un processo di transizione energetica sostenibile.

Fondo perduto realizzazione impianti rinnovabili destinati all’autoconsumo: domande dal 3.12

Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma GSE dal 3 dicembre 2025 ore 10:00 al 3 marzo 2026 ore 10:00

Le domande saranno valutate sulla base dei criteri fissati nell’Allegato 3 all’Avviso pubblico, tra cui:

  • qualità tecnica del progetto;
  • sostenibilità ambientale ed economica;
  • ordine di arrivo, con redazione di una graduatoria decrescente.
Allegati:

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