La Corte di Giustizia dell’unione Europea sez. V, nella sentenza del 20-06-2013, C-20/12 ha precisato che il lavoratore cittadino di uno Stato membro non può ricevere sul territorio degli altri Stati membri, a motivo della propria cittadinanza, un trattamento diverso da quello dei lavoratori nazionali per quanto concerne le condizioni di impiego e di lavoro, in particolare in materia di retribuzione, licenziamento, reintegrazione professionale o ricollocamento se disoccupato. Ciò trova la sua ratio nel fatto che egli gode degli stessi vantaggi sociali e fiscali dei lavoratori nazionali.
LAVORO » Lavoro » Rubrica del lavoro
Parità di trattamento obbligatoria per i lavoratori europei
24 Giugno 2013 in Notizie FiscaliFonte: Fisco e Tasse
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- Cassa integrazione COVID: nuove procedure senza SR 41 nel Ristori 5?
- Disparità uomo donna 2021: le professioni agevolabili
- Esonero contributivo alternativo a Cig 2021: ancora manca l’ok UE
- altri...
Normativa
- Gestione separata INPS 2021: aliquote e novità ISCRO
- Retribuzioni: minimali e massimali INPS lavoro dipendente 2021
- Legge anti violenza e molestie sul luogo di lavoro: ratificata la Convenzione OIL
- altri...
Speciali
- Contratto di espansione 2021: il nuovo scivolo per la pensione
- Quota 100: le regole e le possibili modifiche
- Bonus mamma 2020: nuove istruzioni
- altri...