Dopo un confronto tra Governo e maggioranza, il maxiemendamento al Decreto Sviluppo bis, da sottoporre ora al voto di fiducia del Senato, risulta piuttosto ridimensionato. In particolare, è stato alleggerito il credito d’imposta per le infrastrutture, che si applicherà solo alla nuove opere e non più a quelle già aggiudicate. Si rinvia poi alla Legge di Stabilità 2013 la copertura sul credito d’imposta per le opere di ingegno vendute online. Scompare la possibilità per le imprese di autocertificazione del Durc negli appalti. Resta l’obbligo per il medico curante di indicare nelle ricette del Ssn anche il principio attivo del farmaco o la denominazione di un medicinale equivalente. Scatta la proroga di 5 anni (fino al 2020) per le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari in scadenza alla data del 31.12.2015, nonostante la contrarietà manifestata dal Governo. Le start up innovative saranno esentate dall’obbligo di avvalersi della certificazione di un revisore per accedere al credito d’imposta per le nuove assunzioni di personale altamente qualificato (previsto dal primo decreto sviluppo).
Decreto Sviluppo – bis , ora il voto di fiducia del Senato
6 Dicembre 2012 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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