La Cassazione. civ., sez. lavoro del 18 novembre 2013, n. 25834 ha precisato che in tema di licenziamento individuale, qualora la contestazione degli addebiti e la comunicazione del provvedimento di licenziamento vengano effettuate al dipendente mediante lettere raccomandate spedite al suo domicilio, esse, a norma dell’art. 1335 c.c., si presumono conosciute dal momento in cui giungono al domicilio del destinatario, ovvero, nel caso in cui la lettera raccomandata non sia stata consegnata per assenza del destinatario e di altra persona abilitata a riceverla, dal momento del rilascio del relativo avviso di giacenza presso l’ufficio postale.
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Cassazione su licenziamento con lettera raccomandata
22 Novembre 2013 in Notizie FiscaliFonte: Fisco e Tasse
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